Il Fumetto: il genere letterario colorato di fantasia

24.08.2022

Scrivere un fumetto si intende scrivere una storia raccontata con disegni consecutivi, i cui dialoghi sono inseriti dentro nuvolette che partono dalle bocche dei personaggi parlanti, proprio come nuvole di fumo.

I fumetti rappresentano forse il genere letterario adatto a stimolare la fantasia e a sviluppare la creatività dei più giovani, e ciò perché che consente di avvicinare i bambini alla lettura senza annoiarli.

La giusta combinazione tra testo, immagini e colori che compongono le pagine dei fumetti, permette ai lettori di immergersi totalmente nella lettura e immedesimarsi negli eventi raccontati.

I fumetti riescono a creare un intenso legame tra i lettori e la storia stessa, perché li sanno accompagnare sapientemente nella narrazione della storia grazie all'unione coerente delle immagini, degli stati d'animo dei personaggi illustrati e dei colori.

Ma per riuscire ad emozionare il pubblico dei lettori, a prescindere dal target di destinazione, i fumetti devono essere sapientemente creati, la loro scrittura non può essere lasciata al caso, ma deve seguire un filone ben coerente e stimolare il desiderio del lettore a proseguire la lettura.

Quando il lettore scorre le vignette, infatti, la narrazione della storia non è lasciata unicamente ai dialoghi ma bensì all'espressività dei disegni, alle peculiarità dei colori e della grafica, che lo accompagnano in un meraviglioso viaggio fatto di curiosità, emozione e suspense.

Non importa il genere di fumetti, la storia narrativa raccontata può essere anche romantica, gialla o humor, ciò che conta è la bravura con cui il narratore sa raccontarla e sa combinare colori, espressioni dei personaggi e disegni. Perché nella rappresentazione dei fumetti questi fattori sono estremamente importanti, in quanto capaci di rendere più veloce ed immediata la comprensione del racconto al lettore

Le origini del fumetto si fanno risalire al personaggio di "Yellow Kid" creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895 sul supplemento domenicale del New York World.

La serie presentava degli strani personaggi che vivevano ai margini della società. Dapprima, in effetti, questa serie non presenta grandi novità rispetto al passato. La "rivoluzione" arriva nel gennaio del 1896, quando un personaggio marginale diventa il protagonista della serie. Parliamo di un bambino calvo, dalle grandi orecchie, che veste dapprima un lungo camicione blu, che diventa poi giallo

Da quel momento arrivano le grandi innovazioni, con i primi testi dentro a cartelli, i primissimi balloon, nonché infine le parole del bambino stesso "Yellow Kid" stampate sulla sua stessa camiciona, e successivamente sulle nuvolette parlanti.

Hogan's Alley ebbe un grande successo di pubblico, tanto da portare l'editore del New York Journal a rubare Outcault dalle pagine del World, ma non Yellow Kid, che continuò a essere pubblicato su entrambi i giornali fino al 1898, anno in cui il fumetto venne sospeso a causa delle polemiche scatenate dal suo anticonformismo.

I primi grandi personaggi del mondo del fumetto sono "Felix the Cat" di Pat Sullivan, creato nel 1917, nonché ovviamente "Mickey Mouse" di Walt Disney e Ub Iwerks che nel 1930 esordisce anche su carta stampata dopo essere nato come personaggio per l'animazione. In quegli anni nascono anche "Popeye" e "Betty Boop".

Negli anni successivi l'universo Disney crescerà a dismisura, con Topolino che verrà affiancato da Pippo, da Paperino e il resto della compagnia che tutti conosciamo.

All'epoca, di norma, i fumetti trovano posto specialmente come supplementi domenicali, ma talvolta anche come strisce quotidiane.

Nato come strumento di propaganda all'entrata in guerra degli Usa, "Capitan America" altro famosissimo fumetto, vende già dal primo numero un milione di copie nel 1941. Ed è proprio con la pubblicazione di "Capitan America" e talvolta ancor prima con quella di "Superman" nel '38, che si data l'inizio della Golden Age del fumetto, con il proliferare di fumetti sui supereroi. Tra il 1939 e il 1941 troviamo infatti la nascita di "Batman", di "Flash" di "Lanterna Verde" di "Wonder Woman" della "Torcia Umana" e via dicendo.

Charles M. Schulz iniziò a pubblicare "Peanuts" nel 1950, mentre negli anni Sessanta arrivarono i comic book (rivista a fumetti) dei "Fantastici Quattro", di "Hulk" di "Spider-Man" e di tanti altri eroi tuttora famosi.

Nel nostro paese invece, i fumetti italiani non sono famosi a livello internazionale quanto quelli statunitensi, né quelli giapponesi. Ma l'industria del fumetto italiana è ed è stata molto forte: basti pensare che "Tex" è tra i fumetti più venduti al mondo.

I primissimi fumetti trovano posto sul famoso supplemento del "Corriere della Sera" del passato, ovvero sul "Corriere dei Piccoli" a partire dal 1908. Si trattava però di storie senza balloons, che si concludevano in una sola tavola. Arrivarono poi personaggi famosi come lo sfortunatissimo "Signor Bonaventura" o l'avventuroso "Kit Carson" comparso in fumetti per la prima volta nel 1937.

Il boom del fumetto in Italia è però nel secondo dopoguerra, con la pubblicazione delle storie americane tradotte e di nuove storie prodotte in Italia, da "Tex Willer" a "Zagor".

Nel 1962 ci sarà l'enorme successo di "Diabolik" personaggio fumettistico creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, mentre 7 anni dopo nascerà "Corto Maltese" Altre serie fortunate nasceranno poi negli anni Ottanta, con i primi numeri di "Martin Mystère" e di "Dylan Dog".


                                                                                 A cura di Giuseppe Giarnera


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